È verosimile che il tempo descritto da Tolkien e il mondo da lui dipinto ne “Il Signore degli Anelli” abbia un fondo di verità? E che anche le creature con le quali lo ha popolato nascondano, dietro le loro fattezze apparentemente fantasiose, la descrizione di esseri che in qualche modo calcarono il suolo di questo pianeta? Ipotesi azzardata? Forse. Ciò non toglie che molti elementi descritti nell’articolo di questo Post, ripreso dal sito Blog World Mysteries per anticorpi.info, pongono molti punti di riflessione riguardo ad una possibile fondatezza rispetto alla teoria che vede le creature tolkeniane pericolosamente vicine alla realtà.

Pericolosamente, in quanto arrivare alla conclusione che tutto quanto questo anziano letterato con la pipa descrive, possa essere un messaggio in codice per rendere noto, a chi lo sappia interpretare, che la storia, così come la conosciamo, non è poi così concreta e assoluta come ci viene presentata, non è certo cosa semplice per noi abitanti del “mondo delle certezze”.

Certo qualcuno potrebbe obbiettare si tratti di pure speculazioni in salsa fantasy, ma di certo i documenti a cui ha potuto accedere Tolkien nelle biblioteche (per meglio dire nelle sezioni non propriamente “pubbliche” delle biblioteche) di Oxford, di speculativo avevano ben poco. E, forse, questo gandalfiano signore, a modo suo e per ciò che gli era concesso, ha reso note le sorprendenti rivelazioni in essi contenuti proprio attraverso le sue narrazioni, così ricche di particolari solo “formalmente” fantasiosi.

È chiaro che ci stiamo riferendo a quella che viene comunemente definita storia non autorizzata, a quell’insieme cioè di notizie storiche che alcuni, per motivi che lascio a voi intuire, hanno meticolosamente tenute nascoste all’umanitá in quanto non conformi all’unica storia ritenuta possibile. Ma, come si dice, il diavolo fa le pentole, non i coperchi, e i racconti di Tolkien potrebbero realmente rappresentare quella che potremmo definire una rivelazione in codice di realtà storiche scomode.

Ed ecco che allora, a dispetto della visione che tutti abbiamo della storia, così scontata, lineare, priva di colore e tutto sommato banale, una nuova visione, e di certo non l’unica, potrebbe ridefinire il nostro passato e, quindi, il nostro presente. Forse è proprio questo che non si vuole accada. Ma, come amava dire Tolkien, finché nel mondo ci saranno gli Elfi esisterà la bellezza.

Buon ascolto!

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