Le malattie ed i sintomi altro non sono che messaggi inviati dal corpo ad una mente che si rifiuta di comprendere gli insegnamenti della vita. Quando parla il corpo non mente mai e ciascuno di noi è in grado di coglierne intuitivamente il linguaggio, poiché parla con una lingua antichissima, esistita da sempre e destinata a non morire: quella dei simboli.

Tale lingua, usata da ogni disagio fisico nel suo manifestarsi e integrata specificamente in ogni singolo organo, è il risultato di una profonda intelligenza biologica che trova la sua massima espressione nel funzionamento di ciascuna singola cellula vivente. La cellula, quindi, può essere definita come come un vero e propio organismo senziente, in grado di tradurre, in sinergia con la moltitudine delle altre cellule che compongono il nostro corpo, un conflitto psichico, una tensione emozionale, un trauma o qualsiasi alterazione del nostro stato d’animo, in un effetto fisico che noi chiameremo “sintomo”.
L’interpretazione in chiave simbolica, psicosomatica, quindi, di quelli che noi chiamiamo sintomi, ci consente di decodificare il linguaggio degli stessi come il risultato della reazione dei miliardi di cellule che formano ciò che siamo ai nostri stati psico-emotivi, e di integrarne il messaggio profondo a livello della coscienza. In questo modo si potrà eliminare la vera causa di un disagio ed il corpo si avvierà naturalmente alla guarigione. Viceversa, eliminando solo l’effetto di uno squilibrio interiore, cioè il sintomo, questo è destinato a ripresentarsi nello stesso organo o in uno che simbolicamente possa rispondere meglio all’esigenza di farci comprendere cosa sta realmente accadendo nella nostra vita.

In questa serata cercheremo insieme di capire, quindi, come il corpo sia nostro “amico” anche e soprattutto quando ci parla attraverso i sintomi e come ogni organo porti in se’ un preciso messaggio simbolico, non interpretabile ma bensì oggettivamente insito nella sua funzione.

 

 

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