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la nevrosi del re

C’era un tempo in cui la vita sociale veniva scandita da regole e prescrizioni incontestabili,  le quali, se da un lato regolavano l’ordine sociale, dall’altro restringevano fino ad annullare, da parte delle persone, la possibilità di esprimersi e agire in modo libero e consapevole, impedendo anche solo l’ipotesi di una possibile “autodeterminazione

Era il tempo in cui  i Re e gli Imperatori detenevano potere di vita di morte sugli Uomini

In seguito, tutto è cambiato. L’ Umanità ha scoperto la “Democrazia“, il potere esercitato direttamente dal Popolo, ed i regnanti, loro malgrado, hanno dovuto smettere di interferire con la vita delle comunità e del singolo individuo. Una nuova era, densa di prospettive e possibilità,  si apriva per chiunque…finalmente liberi, finalmente in grado di decidere in modo autonomo cosa dire e cosa fare! Il peggio, dunque, era passato…

Peccato solo che, di fatto, in realtà,  non fosse cambiato assolutamente nulla…..

I Re e gli Imperatori hanno solo mutato veste, ma conservato integro il loro potere di controllo sulle masse. Un tempo, usavano gli emissari e facevano affiggere i loro editti. Oggi, usano televisione e giornali, ma, rispetto ad allora, purtroppo,  il Popolo non lo sà!

Nonostante ciò, il Re , per la prima volta nella storia, stà perdendo il controllo sui mezzi che ha usato e usa per dominare i suoi sudditi…..per questo la nevrosi è diventata, ultimamente,  sua inseparabile compagna!

In questo Podcast, sarà spiegato nel dettaglio come agisca la cosiddetta informazione mainstream, quella che tutti conosciamo come “Informazione Ufficiale”, e quali strumenti usi per snaturare la realtà. Vedremo come spesso (e volentieri) essa si prostituisca a chi la compra, falsando, con lucida disonestà, i fatti, e fornendo una visione pericolosamente distorta del mondo in cui tutti viviamo.

Più conosceremo il suo modo di agire, più saremo capaci di osservare il patetico tentativo che ormai, quotidianamente, mette in campo per mantenere in vita un potere ormai morto!

 

Buon ascolto!                                La nevrosi del Re” Podcast

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la piramide dell’utopia

Viviamo in mondo governato dal controllo, spasmodico, capillare, nevrotico controllo. Tutto viene quotidianamente regolato, categorizzato, spiegato in modo rassicurante. E chi dissente, chi voglia caparbiamente mantenere il volo della propria individualità, è preso di mira dai cacciatori del politicamente corretto, dell’uniformante informazione, del rito nascosto del Grande Fratello….. e abbattuto!

Vi è oggi una straziante ricerca del controllo su tutti gli aspetti della vita da parte di istituzioni, governi, sistemi di informazione mainstream, per limitare, se non annullare, il potere decisionale dell’individuo, potere che è e rimane, comunque, insito nella struttura stessa della natura umana.

Si cerca convulsamente di rafforzare la struttura piramidale di controllo delle masse, struttura che richiede, per sua stessa definizione, l’aumento esponenziale del controllo.

Ebbene. Tutto ciò è destinato, nel breve termine oramai, a fallire miseramente. La struttura piramidale soffre di una congenita debolezza: le incognite! Emblematico, a riguardo, l’articolo in lingua inglese dal titolo “Perchè falliranno” di B. Smith, pubblicato sul sito Alt-Market:

Il loro problema risiede nelle incognite. La società umana potrà mai essere del tutto dominata? In alternativa, è possibile che l’atto di ribellione contro la stagnazione dei sistemi oppressivi sia una conseguenza naturale ed inevitabile? E’ plausibile ritenere che più le élite avvolgono il mondo in una gabbia, più tendono ad innescare reazioni imprevedibili, capaci di minare alla base la loro stessa autorità?
Ciò potrebbe spiegare la costante attenzione del sistema nei confronti dei cosiddetti ‘lupi solitari’ e delle potenziali ‘disfunzioni’ arrecabili da chiunque viva fuori dai binari del sistema. Questo è ciò che le élite temono di più: la possibilità che, nonostante tutti i loro sforzi di sorveglianza e manipolazione, individui e gruppi possano un giorno spodestarli dopo essere stati colti da un impulso imprevedibile. Niente chiacchiere, nessuna traccia elettronica, nessun avviso.
Questo è il motivo per cui sono destinati a soccombere. Non possono conoscere tutte le incognite. La totalità del loro schema utopistico ruota attorno alla necessità di rimuovere ogni incognita, senza comprendere che il controllo a questi livelli oltre ad essere estremamente fragile, è anche estremamente rischioso. Nella loro arroganza, ignorano i moniti ricevuti dalla loro stessa religione, cioè la scienza. Il loro passaggio lascerà nel mondo una scia di distruzione, ma il loro destino è già scritto: falliranno!”

La situazione, a questo punto,  comincia a delinearsi in modo chiaro per noi…….e in modo disastrosamente preoccupante per le èlites di controllo, in preda ormai al panico più nero. Ogni azione e tentativo di continuare a dirigere, con l’inganno, la violenza e la menzogna, le sorti dell’Umanitá, negli utlimi anni continua a fallire. Sono circondati, braccati, soli. Il nostro fiato soffia sui loro colli. Sanno che è questione di giorni e, mano mano che passano i giorni, di ore.
È finita……e la loro peggiore condanna sta nel fatto che tale fine non sará né improvvisa, ne inattesa!

Il tempo è giunto. La Piramide dell’Utopia stà per crollare e, presto,  sentiremo il sordo fragore della sua caduta!

 

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Il generale pinocchio

“Dire le bugie, il più brutto vizio che possa avere un ragazzo”. Questa è la frase, lapidaria ed inequivocabile, con cui la Fata Turchina redarguisce Pinocchio nel momento del loro incontro. Una frase che ben sintetizza, invero, tutta l’opera del Collodi, e che ci da’ subito la misura della gravità di tale “vizio”, essendo tutte le disavventure vissute dal nostro burattino causate proprio da questo suo difetto: non riuscire, per quanto si sforzi, a dire la pura e semplice “verità”. Una favola, certo, quella di Collodi, la quale, però, mette in evidenza un aspetto fondamentale delle relazioni, ossia che tutto può essere presentato come il contrario di tutto e che ciò, tuttavia, ha conseguenze catastrofiche per chi lo fa’.

In questo Podcast, tratto da un articolo scritto da Jacopo Castellini per la rivista PuntoZero, titolato “La mia grossa, grassa guerra mondiale”, il principio universale sopra descritto si trasferisce nella realtà, dimostrandoci come, purtroppo, le bugie di Pinocchio siano ben poca cosa rispetto a quelle che i Media, il cui compito sarebbe quello di evitarle ad ogni costo, ci raccontano, invece, quotidianamente, facendo da portavoce a Pinocchi istituzionali e ipnoticamente imposti come detentori della più adamantina integrità morale e intellettuale.

Nello specifico, vengono descritti tutti gli inquietanti retroscena dei movimenti geopolitici attualmente in corso nel mondo, e del loro trasformarsi in quei conflitti bellici, presenti o in nuce, che tanto tengono con il fiato sospeso intere aree di questo pianeta. L’obbiettivo è quello di generare paura e destabilizzare ogni equilibrio possibile nel modo più vasto possibile, mistificando e distorcendo i veri accadimenti, ma soprattutto le vere motivazioni alla loro origine. Tutto questo, con l’unico scopo di mantenere in vita un sistema di potere e di organizzazione delle società umane giunto ormai al suo inevitabile epilogo.

Ascoltando questo articolo, vi sarà certamente più chiaro in quale modo ciò che oggi viene presentato come vero dai Media non lo sia affatto, e come Pinocchio sia più che mai vivo e vegeto, incarnato negli esponenti di maggior spicco della politica nazionale ed internazionale, multiforme, astuto, spregiudicato e, ahinoi, per nulla disposto ad ascoltare i preziosi e salvifici consigli della Fata Turchina. No! Pinocchio è cresciuto, e affatto bene, per giunta. Non ha più bisogno di una Fata. E tutti noi……di credergli!

 

Buon ascolto!                                     “Il generale pinocchio” Podcast

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Wingmakers: i viaggiatori del tempo

La storia che state per ascoltare, fa parte di un tipo di informazione classificata spesso come “fantasiosa” e “priva di fondamento”, ma proprio per questo, dal nostro punto di vista, degna di essere ascoltata. Si tratta del resoconto da parte di una giornalista indipendente (la quale si classifica come “Anne”) delle rivelazioni di uno studioso coinvolto nella decodificazione di alcuni manufatti e dipinti, nonché nel tentativo di attivare un disco ottico di origine presumibilmente aliena (chiamato “La bussola“), ritrovati in una sperduta località del New Mexico settentrionale nel 1972, e velocemente rientrati in un progetto di ricerca segreto denominato “Ancient Arrow”.

Secondo lo studioso intervistato da “Anne”,  (che lei chiamò per comodità Dr. Anderson), ventuno anni più tardi, nel 1994, alcuni smottamenti aprirono una sezione del sito Ancient Arrow, rivelando la presenza di un sistema di camere e di tunnel che erano stati ricavati nella roccia. C’era un totale di 23 camere, tutte collegate in modo complicato ad un corridoio interno, ed ogni camera custodiva uno specifico dipinto sulle pareti, una serie di pittogrammi e di geroglifici e quelle che sembravano tecnologie aliene inattive. Non appena scoperto questo accesso alla caverna, venne immediatamente stilato un rapporto col direttore responsabile del progetto Ancient Arrow. Il progetto venne formalmente sottoposto alla giurisdizione della Organizzazione di Intelligence Contatti Avanzati (ACIO), la quale organizzò una squadra di ricerca multidisciplinare onde valutare l’esatta natura del sito e cercare di scoprire ulteriori manufatti o evidenze di una visita extraterrestre.

Si giunse alla conclusione che, nell’ottavo secolo dopo Cristo, una cultura extraterrestre avesse fondato una colonia sulla Terra e si fosse isolata nel canyon in questione; e che avesse la precisa missione di lasciarsi dietro una enorme “capsula temporale“, la quale si sarebbe dovuta scoprire  nel tardo ventesimo secolo. Anche se  per i ricercatori non era chiara l’esatta natura di questa capsula, sembrava comunque probabile che rappresentasse uno scambio culturale di qualche tipo e non avesse intenti invasivi verso la Terra o i suoi abitanti. Tutto riconduceva ad una cultura extraterrestre caratterizzata da una modalità di comunicazione fondata sulla poesia, la filosofia, l’arte e la musica. Una civiltá estremamente sensibile ad ogni forma artistica, che concepiva l’arte come mezzo elettivo di trasmissione della conoscenza e dei principi fondanti l’evoluzione di qualsiasi specie, e il cui messaggio sembrava dire: “Tutti i segreti dell’Universo sono racchiusi nella bellezza! E questo sarà anche il futuro dell’Umanitá! ” Ipotesi tanto interessante, quanto pericolosa per qualunque gruppo di controllo volesse evitare di perderlo. Ma tant’è. Questo potrebbe essere uno di quei casi in cui il diavolo si è scordato di fabbricare i coperchi.

E dunque. Clamorosa scoperta o sofisticata burla? Nel rincorrersi di informazioni costante a cui quotidianamente siamo sottoposti dai Media o dal rapido riempirsi delle barre di download sui browser nei nostri Pc connessi ad Internet, la risposta non risulta certo facile. Viviamo in un’epoca in cui tutto sembra possibile e, al contempo, niente di ciò che potrebbe esserlo, realmente ci convince a sufficienza o cattura in modo efficace la nostra attenzione. Ecco che allora la testimonianza che di seguito sentirete, potrà lasciare i più in uno stato di scetticismo perfettamente allineato con il senso di tranquillità che induce, invece, il considerare la realtà esattamete spiegata e regolata: “Tutto ciò non è possibile, tutto ciò è assurdo!”. Ma anche…..”Tutto ciò potrebbe essere vero!” E in quel caso? In quel caso, forse, finalmente, tutto acquisterebbe più senso. Ogni cosa potrebbe esserci già stata raccontata, da noi stessi……e dal futuro……un futuro sempre più concreto e vicino!

Ma questa storia, ancora, non è finita……

 

Buon ascolto!

(1a parte)

(2a parte)

(3a parte)

(4a parte)

(5a parte)

 

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l’Inconscio e la barchetta di carta

Se quel giorno il treno non avesse ritardato non ti avrei mai conosciuta…… Se non mi avessi telefonato in quel preciso momento, non mi sarei fermato a lato della strada, evitando così uno scontro frontale con l’auto la quale, invece, colpì  la macchina che vidi superarmi  nel momento esatto in cui risposi alla tua chiamata…..Se non avessi perso quei documenti, non sarei stato licenziato, rimettendo in gioco tutta la mia vita e trovando un nuovo lavoro migliore e molto più gratificante…….. Se………..

Quante volte, nella nostra vita, le azioni sospese, interrotte o più semplicemente incomprensibili hanno determinato svolte decisive e inaspettate. Quante volte senza quel “Se” il corso della nostra vita sarebbe stato completamente diverso. Casualità ? Sfortuna ? Fortuna ? Predestinazione ? Niente di tutto ciò…….più semplicemente espressione della parte più profonda e più fedele al nostro vero Se’: l’Inconscio. 

Conoscere questa parte profonda di noi, significherebbe cominciare a vedere quello che chiamiamo “destino”, o ciò che definiamo tale, non più come frutto del caso, ma bensì, secondo la definizione che anche Carl Gustav Jung ne dava, come il risultato della fluttuazione arcana e spesso sfuggente di essa. Secondo Jung, infatti, tutto ciò che accade nella nostra vita ha la sua motivazione radicata nel continuo movimento del nostro inconscio, al punto che, se riuscissimo ad essere consapevoli del suo moto, potremmo modificare e gestire consapevolmente la realtà: “Dobbiamo rendere conscio l’Inconscio, perché è lui che determina ogni accadimento della nostra vita. Altrimenti l’Inconscio produrrà gli eventi che costellano la nostra esistenza, e noi chiameremo tali eventi destino”. Questo, in fondo, è anche ciò che ci dice la fisica quantistica, quando individua nel “pensiero cosciente” il primo motore della realtà.

Nella nostra vita, ormai così spesso tristemente regolata da un desolante atteggiamento razionale, quasi fosse una piccola barchetta di carta alla deriva, dare un preciso senso ad ogni accadimento “casuale” o ad ogni “coincidenza”, mal si presta alla comprensione razionale. Per inciso, la razionalità in sè non è nè buona nè cattiva, nè giusta nè sbagliata. Può semplicemente non essere utile, per noi, nel momento in cui pervade ogni nostra considerazione sulla realtà che ci circonda, la quale è molto più complessa e varia di quanto appare.

La vita è anche mistero, una dimensione che può essere compresa e accolta solo facendo appello alla profonda saggezza della parte più nascosta di noi, quell’antico e silenzioso giardino chiamato inconscio, nel quale tutto ciò che è inspiegabile diventa comprensibile e dove ogni cosa, se resa consapevole, può tramutarsi in realtà, restituendoci il potere di essere gli artefici del nostro destino e di regnare su ogni coincidenza…….al timone della nostra barchetta di carta. 

Buon ascolto!

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Il grande inganno

Siamo proprio sicuri che l’impianto economico-finanziario nonché giuridico con il quale ci rapportiamo tutti i giorni sia reale, concreto per non dire “incontestabile”? Possiamo altresì essere assolutamente certi che le nostre società siano regolate da meccanismi legislativi leciti, legittimi e consentiti? E se invece gli Stati, insieme alle loro leggi, fossero solo una colossale truffa, ordita da secoli a discapito di inconsapevoli cittadini, avvolti dal più monumentale inganno intessuto per mantenerli immersi in una realtà che di reale ha ben poco?

In questo Podcast, tratto da un articolo di Jacopo Castellini per la rivista Puntozero, vedremo che le ipotesi sopra menzionate sono tutte confermabili, dati alla mano, e che, effettivamente, gli Stati e le leggi che li regolano sono in realtà il frutto di un apparato giuridico che non corrisponde assolutamente a quello che ci viene proposto per legittimo e al quale tutti siamo sottoposti. Vedremo come in realtà, ad esempio, questi Stati siano delle società di diritto privato (quindi società private a tutti gli effetti), come la frangia dorata apposta su tutte le bandiere che appaiono in contesti ufficiali cambi totalmente il significato legale delle stesse, come ogni cittadino (anche italiano) al momento della registrazione anagrafica, venga trasformato in un titolo di stato corrispondente a un numero di codice preciso a sua volta registrato presso il SEC di Washington, ed infine come tutta la giurisprudenza faccia, concretamente, riferimento a quello che viene definito diritto commerciale marittimo.

Tutto ciò accade da secoli, nei quali, grazie a tali nascoste modalità, il mondo versa nelle condizioni che tutti conosciamo.

Dopo aver ascoltato questa esposizione, può darsi che la vostra opinione sul mondo e sui meccanismi che lo regolano sia cambiata. In tutta sincerità ci auguriamo che sia proprio così, perché ciò che ascolterete è reale e verificabile, mentre ciò che avete sempre pensato del mondo…….non lo è.

 

Buon ascolto!

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Il signore dei terroristi e l’inganno mediatico

“L’hanno detto al Telegiornale”…..quante volte ci è capitato di dire o sentir dire questa frase? Probabilmente molte. Garanzia di vera quanto obbiettiva notizia, la “grande madre mediatica” rasserena amorevolmente ogni nostra incertezza e placa, come solo una madre attenta ai suoi figli sa’ fare, ogni nostro timore, riportandoci prontamente allo stato di ovattata e serena innocenza nel quale tanto amiamo rimanere. D’altra parte come biasimare noi stessi? Perché mai dovremmo sforzarci di produrre una interpretazione dei fatti e della realtà che ci circondano autonoma, cominciando l’iniziatica metamorfosi che ci trasformerebbe da bimbi dipendenti ad adulti autosufficienti? Non è forse più piacevole sentire di poter sempre contare su un sostegno (mediaticamente materno) che plachi ogni dubbio, che insomma “faccia al posto nostro”? A giudicare dagli ultimi episodi internazionali, non ultimo l’attentato alla sede della rivista satirica parigina, sembrerebbe proprio di si!

In questo Podcast descriveremo come, concretamente, l’informazione che tutti i giorni ci viene data riguardo la realtá, sia invece il risultato di un’abile processo di sorveglianza mentale, attuato da gruppi di tecnici specializzati nel controllo delle masse attraverso sofisticate metodologie di manipolazione del linguaggio e destrutturazione dei meccanismi logici.

Scopriremo come la “Grande Madre Mediatica” sia in realtà al soldo di una élite nascosta e invisibile, che lucidamente pianifica e mantiene una prigione mentale nella quale tutti, più o meno consapevolmente, viviamo: una prigione senza sbarre, senza mura, senza odore, un’illusione mortale dalla quale ognuno di noi, se vorrà, avrà presto la possibilità di risvegliarsi.

Alla fine potremmo anche decidere, in nome dell’inalienabile diritto a reclamare la nostra libertà e lo sviluppo della nostra coscienza, di autoproclamarci orfani di madre ….mediatica, intendiamoci.

Buon ascolto!

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Il nuovo dis-ordine mondiale

L’idea che spesso abbiamo del mondo, è basata su un concetto preciso: l’ordine. Tutto deve essere in qualche modo regolato, messo in ordine. E per questo, ci sono delle leggi, degli ordinamenti, delle abitudini nonché delle consuetudini. Se il mondo non avesse alla sua base delle regole, secondo quanto ci viene insegnato, cadrebbe nel caos, e come non essere d’accordo! Orbene, quali sono le leggi, gli ordinamenti, le abitudini e consuetudini che dovrebbero regolare la vita su questo pianeta? E, soprattutto, a chi dovrebbe essere dato il compito di stabilirle?

In questo Podcast, tratto dagli articoli che troverete menzionati al suo interno, analizzeremo tali domande, cercandone, ovviamente, la risposta.
Vedremo come le leggi e gli ordinamenti che regolano le nostre società non siano il frutto del “principio etico” (che vige al di sopra di qualunque legge) e del “diritto naturale“, ma bensì di contorte, illogiche e spesso dannose e distruttive idee partorite da gruppi di potere elitari i quali, nostro malgrado e comunque momentaneamente, detengono il potere di decidere per noi.

E tutto ciò, ancora una volta, per diventare sempre più consapevoli del fatto che ognuno, individualmente, è chiamato a decifrare i segnali di quella che si preannuncia come la peggiore delle dittature attuata contro l’Umanitá intera, dittatura tanto più pericolosa in quanto ammantata di liberalità e progresso.

I giochi sono già determinati, e il disegno elitarista è destinato ad un clamoroso fallimento. L’unica differenza starà, come sempre, nel nostro grado di autocoscienza.

Buon ascolto!

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Lo scienzanesimo

“La soppressione del dissenso in campo scientifico”. Questo il titolo originale dell’articolo ( NEXUS Aprile 2013) a cui fa riferimento questo Podcast. Esaustivo di per se’.

Potrà sembrare strano che la ricerca scientifica si abbandoni a derive di intollerante censura verso nuove e coraggiose teorie che si affacciano sul suo “sagrato”, ma spesso, purtroppo, è proprio ciò che accade. Il meccanismo attraverso cui un nuovo punto di vista nella ricerca viene approvato o meno dalla comunità scientifica ( processo di revisione dei pari) presta spesso il fianco a ingerenze di tipo personalistico, o peggio economico-utilitaristico, che ne inficiano l’obbiettivitá. Il risultato, è che il progresso scientifico si cristallizza, in questi casi, su posizioni sterili e obsolete.

In questo Podcast, attraverso il resoconto di eventi documentati in tal senso, verrà mostrata l’altra faccia del “metodo scientifico obbiettivo”, dimostrando come, per nostra fortuna con le dovute eccezioni, in quanto esistono anche scienziati onesti e atterriti da alcune delle deprecabili vicende che si verificano in nome della scienza, le teorie scomode e contrastanti quelle comunemente accettate, siano spesso osteggiate a priori e denigrate, portando a emarginare o ignorare gli scienziati che le avanzano, e configurandosi, quindi, più come una sorta di nuova religione (scienzanesimo), che non come un obbiettivo metodo di ricerca. Con buona pace del progresso.

Buon ascolto!

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Il mago merlino e la psicologia energetica

EFT (Emotional Freedom Techniques), TFT (Thought Field Therapy), MR (Matrix Reimprinting), Pk (Psych-K), sono alcune delle più importanti tecniche le quali compongono quella che viene definita “Psicologia Energetica”.

Questo  approccio, “consente a milioni di persone che soffrono di fobie, convinzioni autolimitanti, o anche gravi traumi emotivi e/o fisici, di accantonare  le terapie tradizionali, costose e spesso inefficaci, a favore di nuovi metodi più economici (o addirittura gratuiti) che, nella maggior parte dei casi, producono risultati spettacolari in tempi decisamente più brevi. Tutto questo attraverso una serie di interventi psicologici originali che bilanciano, ripristinano e migliorano le funzioni umane, stimolando il sistema delle energie sottili, che include il sistema dei meridiani dell’agopuntura, i chakra e le nadi”.

” Le radici della Psicologia Energetica non affondano solo nella medicina cinese e nel qi gong, ma anche nell’opera di pionieri moderni quali il chiropratico e fondatore della Kinesiologia applicata Dott. George Goodheart, lo psichiatra australiano Dott. John Diamond e il fondatore della Thought Field Therapy, Dott. Roger Callahan. In sostanza, i metodi della Psicologia Energetica utilizzano insieme sia interventi psicologici che interventi energetici. Il risultato è qualcosa di gran lunga superiore alla somma delle parti: le tecniche di EP (Energy Psychology) offrono un modo unico e potente per affrontare e guarire il subconscio, da cui ha origine circa il 95% dei nostri pensieri e comportamenti, nonché un gran numero di disturbi fisici, più o meno gravi, ad essi collegati.

In questo Podcast, tratto da un articolo di Brendan D. Murphy dal titolo “La promessa della psicologia energetica”, apparso sul numero di NEXUS del Novembre 2013, viene spiegato e approfondito tutto ciò. Il “Mago Merlino”, a cui facciamo riferimento, rappresenta quella parte di noi, profonda e immutabile, che rappresenta la chiave per la soluzione di ogni nostro disagio, a patto di essere recuperata con pazienza e amorevole cura di sè, quella parte a cui la Psicologia Energetica fa appello per ottenere i suoi straordinari risultati.

Una grande promessa, quindi, quella della Psicologia Energetica e di tutte le tecniche che la compongono. Promessa, peraltro, visti i risultati concreti ottenuti, già mantenuta. Un modo migliore e più efficace per realizzare salute e benessere è ora a portata di mano. Basta semplicemente usarlo, dimostrando inequivocabilmente che la conoscenza del funzionamento del cervello, del complesso genico umano e della articolata rete energetica che li connette, possono anche essere usati per migliorare la vita di tutti. Come sempre è una questione di scelte……una di queste può essere quella di  riconoscere il mago Merlino che è in noi……….

 

Buon ascolto!            “Il mago Merlino e la Psicologia Energetica” Podcast

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